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Vaccino e cancro del collo dell'utero
Efficace anche dopo l'incontro col virus



Il vaccino quadrivalente contro il cancro del collo dell'utero Gardasil, se somministrato a donne esposte a uno o più tipi di Papillomavirus compresi nella formulazione del vaccino, ha dimostrato un'efficacia del 100% nella prevenzione delle lesioni precancerose al collo dell'utero causate dai restanti tipi virali con i quali la donna non è entrata in contatto




Inoltre, la sua efficacia nella prevenzione delle lesioni precancerose e dei condilomi genitali è stata del 94%. Questi i risultati più importanti di un'analisi di due ampi studi di fase III pubblicata sull'ultima edizione del 'Journal of Infectious Diseases'. Il sottogruppo, si legge in una nota, ha coinvolto 4.722 donne tra i 15 e i 26 anni che, prima della vaccinazione, erano risultate positive a uno, due o tre tipi di Hpv fra i quattro coperti da Gardasil* (6, 11, 16 e 18).


L'efficacia è stata testata contro le patologie genitali causate dai restanti tipi virali con i quali le donne non erano entrate in contatto. "Vaccinare le giovani prima dell'esposizione all'Hpv fornisce il massimo beneficio. Tuttavia questi risultati confermano che ragazze e giovani donne già esposte adalcuni tipi di Hpv possono essere comunque protette dal vaccino quadrivalente", spiega il ricercatore Daron Ferris, del Medical College of Georgia di Augusta (Stati Uniti).



Al momento della vaccinazione, gli autori dello studio avevano notato che, in questa specifica popolazione di donne tra i 15 e i 26 anni, solo una piccola percentuale (0,1%) era già entrata in contatto con tutti e quattro i tipi di Papillomavirus inclusi nel vaccino. E circa il 27% aveva un'infezione da almeno uno di questi quattro tipi virali. Alla luce di questi dati, gli autori hanno concluso che una vaccinazione "di recupero" delle ragazze e delle giovani donne dovrebbe essere presa in considerazione, in aggiunta a quella delle pre-adolescenti.



"Questi risultati entusiasmanti supportano il progetto di un vaccino quadrivalente contro il cancro del collo dell'utero, perché più tipi virali significano maggiori benefici per le donne", commenta Patrick Poirot, vice presidente del Dipartimento medico-scientifico di Sanofi Pasteur MSD. "Molti anni fa prendemmo la decisione giusta nell'ottica di un vaccino quadrivalente che fosse in grado di ampliare i benefici sia per le donne, sia per la salute pubblica. Oggi questi risultati, che dimostrano un'efficacia fino al 100%, sono la prova che avevamo ragione nel puntare sul valore di una vaccinazione con un'ampia protezione", conclude.




Fonte Doctornews.it
05/12/2007

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